I nostri telai Made in Italy

La nostra azienda valorizza un romantico ritorno all’artigianalità investendo in materiali esclusivamente Made in Italy e su processi che valorizzano l’handmade, rinunciando all’automatismo tipico delle produzioni in serie dei prodotti d’importazione. Le nostre biciclette vengono realizzate attraverso una minuziosa lavorazione che richiede tempo e cura, avendo come primo obiettivo quello di soddisfare le esigenze e i desideri del cliente.

Road (5)

Gravel (1)

Road (5)

Gravel (1)

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Formigli Telai - ZERO ZB03
Fratelli Formigli
Telai Formigli
biciclette Formigli Nazionale Italiana

La nostra storia

Renzo Formigli è uno degli ultimi artigiani rimasti a livello mondiale capace di creare telai da corsa su misura, unici e personalizzati.

Renzo Formigli nasce a Firenze nel 1968 in una famiglia di ciclisti. Fin da piccolo è circondato da biciclette tanto che, già all’età di otto anni, manifesta alla madre il desiderio di diventare, in età adulta, un costruttore di biciclette da corsa. A dodici anni, con l’aiuto di Sirio Bartoli, inizia a frequentare alcune Officine nelle quali si lavora sulle due ruote, per capire la meccanica di questo oggetto così affascinante ma soprattutto per dare inizio, negli anni a seguire, alla costruzione della prima bicicletta realizzata con il kit di tubi di montaggio che aveva chiesto a suo padre come regalo.

Nasce così, la prima bicicletta di Renzo Formigli: il primo passo di un lungo viaggio che lo avrebbe portato a diventare uno degli ultimi artigiani rimasti a livello mondiale. Determinante per la sua carriera professionale è stato l’incontro con Cino Cinelli all’età di 21 anni. Cinelli, uno dei più importanti costruttori dell’epoca, rimase piacevolmente sorpreso dalla voglia e dall’entusiasmo di questo giovane, tanto da dedicargli il suo tempo per insegnarli i segreti di quest’arte e le migliori tecniche artigianali per creare biciclette da corsa dalle caratteristiche uniche. Quando ci troviamo di fronte a una Formigli con tubi e congiunzioni in acciaio montati e finiti, ci rendiamo conto che soltanto un esperto del settore avrebbe potuto pensare qualcosa di così ‘perfetto’. Sebbene i materiali impiegati abbiano subito una crescente evoluzione dai tempi di Cinelli, Renzo è sempre rimasto fedele alla lezione impartitagli dal “maestro”, soprattutto nel Design.